Sciatore alpino fiemmese ipovedente, esordisce giovanissimo in Coppa del Mondo. Il suo talento non tarda a esplodere e oggi a 24 anni può vantare già 8 medaglie Olimpiche in bacheca.

“Avere la possibilità di sciare sulle proprie montagne che si conoscono benissimo e dove magari ci si allena spesso, scendere in pista sostenuti dal proprio pubblico sapendo che tanta gente sarà all’arrivo ad aspettarti è qualcosa di eccezionale. i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 saranno qualcosa di unico. Saranno ancora più unici perché avvengono dopo quelle di Pechino nel 2022 martoriate dagli avvenimenti in Ucraina e con l’onda lunga del Covid ancora ben presente che ha impedito ai tifosi provenienti dall’estero di entrare in Cina. Quella cinese è stata un’edizione molto complicata, perché si è disputata senza la consueta cornice di pubblico e l’atmosfera che si respirava in gara era molto diversa da quella cui noi tutti eravamo abituati.
In Val di Fiemme si parla già molto delle Olimpiadi. A fine dei conti non manca poi molto. Si percepisce in particolare il fatto che saranno un evento, un periodo che passa una volta sola nella storia di una valle e quindi i Giochi sono sulla bocca di chiunque anche se non c’è, ovviamente, l’attesa che caratterizza i mesi e le settimane immediatamente precedenti. Per quanto mi riguarda penso che i due anni che ci separano dalle Olimpiadi passeranno molto in fretta. Sono già piuttosto emozionato e lo sarò ancora di più al cancelletto di partenza. Il tifo e l’entusiasmo delle persone aumenteranno a dismisura. Gareggiare e vincere è bello ma quando lo fai in casa si ha una motivazione in più, e questo credo che lo si potrà notare in tutti gli atleti e le atlete azzurre in gara. Al di là dell’aspetto sportivo spero che questa sia l’occasione buona, grazie al sempre maggiore spazio che i media concedono al nostro mondo, per ottenere ancora una maggiore visibilità e interesse nei confronti dello sport Paralimpico, ma anche per avvicinare e appassionare sempre più persone. Detto da un addetto ai lavori può suonare scontato ma posso assicurare che le competizioni Paralimpiche sono belle e avvincenti tanto quanto quelle dei normodotati, così come lo sono anche la tensione e la voglia di vincere degli atleti.”