Velista di Civezzano, Ruggero Tita pratica la vela sin da giovanissimo. Nel corso della sua carriera miete molti successi e in coppia con Caterina Banti alle ultime Olimpiadi di Tokyo vince la prima medaglia d’oro per l’Italia in coppia con Caterina Banti.

“Io e Caterina Banti siamo andati molto forte sin dal primo giorno, e alla vigilia della regata di finale avevamo 12 punti di vantaggio sulla concorrenza. Non molti ma sufficienti per disputare una finale “in controllo”. In sintesi una medaglia d’oro costruita in una settimana all’insegna della costanza in cui siamo riusciti nella fase di qualificazione a mettere a segno un punteggio che ci ha consentito di rimanere sempre nelle prime posizioni, per poi disputare una finale senza correre rischi e controllare la situazione.
Raccontandola può apparire come una cosa tranquilla, ma quando si è in acqua, sapendo che ci si sta giocando la vittoria Olimpica e anche il minimo errore ti può costare il lavoro di quattro o cinque anni, le cose sono molto più complicate. A bordo la tensione era palpabile fino a quando non abbiamo tagliato il traguardo. Un’emozione diversa da quella che può essere la vittoria dei 100 metri che è un mix di adrenalina e velocità racchiuso in 10 secondi, piuttosto è stato un crescendo di emozioni e successi accumulati nel corso dei giorni di gara.
Attualmente sono al lavoro per i prossimi Giochi. Sono uno degli obiettivi, ma sarà un’esperienza un po’ diversa dalle altre. Se fino a due anni fa il mio focus era settato al 100% sui Giochi Olimpici, per i prossimi la musica varierà di qualche semitono perché dovrò prepararla con meno tempo a disposizione. In mezzo ci sarà l’avventura con Luna Rossa nella Coppa America.
Durante le Olimpiadi di Rio nel 2016, si parlava di una possibile candidatura di Roma per i Giochi del 2024 e il solo fatto di pensare a un’Olimpiade da disputare in casa diveniva qualcosa di fantastico e che ho veramente sognato tantissimo. E’ andata come sappiamo, ma sarebbe stato qualcosa di meraviglioso poter gareggiare in Italia alle Olimpiadi. Per chi avrà la fortuna di poter partecipare ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 sarà qualcosa di super e avrà la possibilità di godersi veramente appieno il pubblico, il calore di essere “a casa” e potrà godersela anche chi potrà osservarla lungo le piste e gli impianti. A tal proposito la mia ragazza pratica lo snowboard cross e sicuramente sarò a bordo pista a vederla, poi se ci sarà occasione di vedere altre gare come quelle in Val di Fiemme lo farò molto volentieri.
Ma non è detto che sarò lì solo da spettatore.
Sento a tal punto l’Olimpiade italiana che mi piacerebbe trovare una disciplina di nicchia, magari poco frequentata dagli italiani per cercare di partecipare pure io anche perché sarebbe l’unica possibilità per partecipare. Probabilmente entra in gioco il mio passato da sciatore, gran parte dell’adolescenza l’ho passata sulle piste da sci. Non ho ancora identificato la disciplina ma ci sto lavorando.”