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Gli studenti di Cavalese sono i nuovi “tedofori”

Conclusa la prima edizione di “Camminando da Pechino a Trento seguendo la fiaccola”

Gli studenti di Cavalese sono i nuovi “tedofori”

Conclusa la prima edizione di “Camminando da Pechino a Trento seguendo la fiaccola”

“Una prima edizione decisamente riuscita – ha spiegato la presidente di Coni Trento Paola Mora – che ha coinvolto gli alunni 12 classi di tre istituti "pilota" e li ha motivati a fare attività fisica con costanza e regolarità per contribuire al miglioramento della loro salute: esattamente l’obiettivo prefissato dal progetto. Il prossimo anno scolastico replicheremo l’iniziativa allargando il nostro raggio e coinvolgendo le scuole secondarie di primo grado di tutta l’Italia”.

LA 2a A dell’istituto comprensivo di Cavalese ha completato 11.733 chilometri (per la cronaca 3 mila in più rispetto ai colleghi della sezione B e oltre 6 mila rispetto ai pari età della sezione C) e questa mattina nella biblioteca di Cavalese si sono svolte le premiazioni della competizione che ha coinvolto anche gli istituti di Livigno e Melegnano per altre due sfide interne alle scuole. A fare gli onori di casa il dirigente Roberto Trolli: “Abbiamo aderito con grande piacere a questo progetto – ha spiegato – che vuole far conoscere a ragazze e ragazzi le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali, i valori legati allo sport, promuovere la salute e il benessere personale. Questo contest, infatti, fa capire che, al di là delle gesta dei campioni, praticare lo sport ogni giorno ci infonde serenità, felicità e salute”.

Presente in sala, oltre al vicepresidente del Coni Trento Massimo Eccel, il comandante della Compagnia dei Carabinieri Daniele De Vincenzo ed Erica Antoniol coordinatrice del Centro nazionale Gruppo Sportivo Fiamme Oro i quali hanno salutato calorosamente i ragazzi, anche il direttore del Centro di addestramento alpino di Moena Stefano Valeri: “Condividiamo pienamente gli obiettivi di questo progetto – ha affermato – che può dare una prospettiva di sviluppo e crescita ai ragazzi. Come Fiamme Oro crediamo molto nello sport, in quanto contribuisce in maniera significativa alla crescita relazionale e personale dei giovani e di chi lo pratica e chissà che uno di questi ragazzi non possa un giorno fare parte del nostro gruppo sportivo”.